E' stato siglato un accordo di Collaborazione tra ANFIR, l’Associazione delle Finanziarie Regionali, presieduta da Michele Vietti e Assonfintech, l’Associazione Italiana per il Fintech, presieduta da Maurizio Bernardo.
La volontà espressa dalle due Associazioni nell’affrontare la loro partnership è quella di agevolare il progressivo inserimento, nell’ambito delle finanziarie regionali, e tramite queste, nell’ambito delle società pubbliche e nel settore pubblico in generale, degli elementi propri della tecnologia finanziaria: Fintech, Insurtech e Proptech.
Si tratta di una necessaria evoluzione tecnologica in campo finanziario per permettere alle nostre imprese di essere competitive sullo scenario nazionale e internazionale.
Per arrivare a tale inserimento, si rende necessario contribuire all’evoluzione della cultura dell’innovazione e stimolare la divulgazione, su vasta scala, di tutti quegli strumenti tecnologici che facilitano le imprese a dialogare con il soggetto pubblico che fornisce loro agevolazioni, sovvenzioni, supporto finanziario nei diversi ambiti della loro operatività.
“ANFIR ha ritenuto fondamentale avviare un dialogo attivo e propositivo con Assofintech per creare i presupposti affinchè la finanza pubblica possa diventare fruibile utilizzando le nuove tecnologie” – ha dichiarato Michele Vietti, evidenziando che “solo attraverso questa evoluzione sarà infatti possibile assicurare un allineamento operativo, ma anche culturale tra le istituzioni regionali che supportano le imprese, da un alto, e gli operatori economici, in primis, le banche, dall’altro, favorendo una sempre più proficua sinergia”.
“Desidero ringraziare il Presidente Vietti di Anfir, Associazione Italiana Finanziarie Regionali, a nome di Assofintech per la sottoscrizione della nostra partnership a sostegno dello sviluppo del nostro Paese” – ha dichiarato Maurizio Bernardo. “Il Fintech e le sue diverse declinazioni, quello che rappresentano le Società Finanziare regionali a sostegno delle imprese italiane e dei singoli territori, possono diventare un ulteriore punto a favore dei cittadini e dell’industria. L’innovazione tecnologica può essere fonte di sviluppo e occupazione, per un segmento dell’economia importante, come start up e PMI innovative nel tessuto economico italiano.”